A Dublino, la comodità delle cassette portachiavi per gli affitti a breve termine sta per scontrarsi con le esigenze di decoro e sicurezza della città. Il Consiglio Comunale ha infatti deciso di intervenire contro la crescente diffusione di queste cassette, spesso attaccate a rastrelliere per biciclette, pali della segnaletica e altre infrastrutture pubbliche.
Il problema, secondo il Consiglio, è che queste cassette, oltre a essere antiestetiche, possono rappresentare un pericolo per i pedoni, intralciare il passaggio e creare problemi di igiene. Inoltre, il loro utilizzo non è autorizzato e solleva questioni di responsabilità in caso di incidenti.
Per questo motivo, il Consiglio ha annunciato che a partire da una data che verrà comunicata a breve, tutte le cassette portachiavi presenti negli spazi pubblici saranno rimosse e distrutte. Prima di procedere, però, verrà avviata una campagna di comunicazione per informare i proprietari degli alloggi e i turisti, in modo da evitare disagi e garantire un accesso agevole alle proprietà.
La decisione del Consiglio Comunale di Dublino segue un trend già avviato in altre città europee, come Parigi, che hanno vietato l’uso delle cassette portachiavi negli spazi pubblici. Anche in Italia, il Comune di Roma ha intrapreso un’iniziativa simile, con l’obiettivo di limitare il fenomeno degli affitti brevi e contrastare l’abusivismo. Queste misure si inseriscono in un più ampio dibattito sulla regolamentazione degli affitti a breve termine e sul loro impatto sulle città, in particolare per quanto riguarda la disponibilità di alloggi e la vivibilità dei quartieri.
La rimozione delle cassette portachiavi non risolverà certo tutti i problemi legati agli affitti brevi, ma per le autorità rappresenta un passo importante per tutelare il decoro urbano e la sicurezza dei cittadini. Resta da vedere se questa iniziativa sarà seguita anche da altre città e quali saranno le soluzioni alternative proposte per garantire un accesso agevole agli alloggi senza compromettere la qualità dello spazio pubblico.