Annamaria Terenziani, presidente provinciale di Confedilizia, getta una nuova luce sul dibattito riguardante gli affitti brevi. Secondo Terenziani, la scelta di locare un immobile per brevi periodi non è dettata da una maggiore convenienza economica, ma piuttosto da una questione di gestione e disponibilità dell’appartamento per la famiglia.
Spesso, infatti, gli immobili destinati agli affitti brevi sono quelli che altrimenti rimarrebbero sfitti, non trovando collocazione sul mercato delle locazioni a lungo termine. Contrastare questo fenomeno, quindi, non andrebbe a risolvere il problema della carenza di alloggi in affitto.
Per incentivare le locazioni a lungo termine, Terenziani propone di introdurre maggiore flessibilità nei contratti e garantire ai proprietari la certezza di rientrare in possesso dell’immobile alla scadenza degli stessi.
La presidente di Confedilizia critica inoltre le azioni di protesta contro gli affitti brevi, definendole a vantaggio esclusivo di albergatori e grandi investitori, a discapito dei consumatori che si troverebbero con meno scelta e prezzi più elevati.
Un recente studio di Nomisma conferma che a Reggio Emilia il fenomeno degli affitti brevi a scopo turistico è ancora marginale, interessando solo una piccola percentuale del patrimonio immobiliare. La maggior parte dei locatori sono pensionati o donne con figli che apprezzano la flessibilità di gestione offerta da questa forma di locazione.
Nonostante ciò, l’interesse per gli affitti brevi è in crescita anche nella provincia di Reggio Emilia, con un conseguente aumento del rischio di irregolarità. Confedilizia si impegna a supportare i propri associati nell’ottenimento del codice identificativo nazionale (CIN), obbligatorio dall’1 gennaio, e a fornire consulenza per una corretta gestione dell’attività.