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Affitti brevi, il Governo sfida la Regione Toscana

Toscana, la Regione verso l'unificazione della modulistica per gli affitti brevi

Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la recente legge regionale della Toscana in materia di turismo, focalizzando l’attenzione sulle disposizioni relative agli affitti brevi e alle attività ricettive extra-alberghiere. Tale azione governativa ha sollevato interrogativi significativi riguardo alla compatibilità della normativa regionale con i principi costituzionali e le disposizioni statali.

La legge in questione, approvata dall’Assemblea Regionale Toscana, introduce criteri di regolamentazione per le locazioni turistiche di breve durata, attribuendo ai Comuni ad alta densità turistica la facoltà di delimitare zone specifiche soggette a limitazioni. Inoltre, stabilisce che le attività di affittacamere, bed & breakfast e case vacanza possano essere esercitate unicamente in immobili con destinazione d’uso turistico-ricettiva e in forma imprenditoriale.

Le motivazioni addotte dal Governo per l’impugnazione si fondano su presunti contrasti con la normativa statale ed europea concernente la libertà d’impresa, la concorrenza, l’ordinamento civile e penale, la tutela del patrimonio culturale e le professioni. Si prospetta, pertanto, una complessa analisi giuridica da parte della Corte Costituzionale, chiamata a valutare la conformità della legge regionale ai principi fondamentali dell’ordinamento italiano.

È importante evidenziare che l’impugnazione governativa non comporta la sospensione immediata dell’efficacia della legge regionale, che rimarrà in vigore fino alla pronuncia della Corte Costituzionale. Il procedimento prevede l’esame del ricorso da parte della Corte, la quale deciderà se la legge regionale è conforme alla Costituzione. In caso di accoglimento del ricorso, la legge sarà dichiarata incostituzionale e cesserà di produrre effetti. In caso contrario, la legge continuerà ad essere valida e applicabile.

La decisione del Governo ha suscitato reazioni divergenti nel panorama politico e tra gli operatori del settore. Il Presidente della Regione Toscana ha espresso disappunto, sottolineando la natura concertata della legge e la sua finalità di bilanciare i flussi turistici. Esponenti di forze politiche di opposizione regionale hanno, invece, accolto favorevolmente l’impugnazione, evidenziando presunte violazioni della libertà d’impresa e del diritto di proprietà. Rappresentanti delle categorie economiche hanno manifestato preoccupazione per le possibili conseguenze della legge sul settore turistico.

L’esito del giudizio della Corte Costituzionale rivestirà un’importanza cruciale per il futuro della regolamentazione degli affitti brevi in Toscana e potrebbe avere ripercussioni a livello nazionale. La decisione della Corte influenzerà l’equilibrio tra le competenze regionali e statali in materia di turismo e definirà i limiti dell’autonomia legislativa delle Regioni.

 

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