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Affitti brevi, raggiunto il 75% dei CIN

Il Ministro del Turismo Daniela Santanché si è espressa con soddisfazione riguardo all’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le strutture ricettive, sottolineando come questo strumento contribuirà a far emergere le attività non registrate, stimate attorno al 20%. Nonostante qualche resistenza iniziale, il CIN è stato rilasciato al 75% delle strutture registrate nella banca dati nazionale, un risultato che il Ministro considera un successo, raggiunto in tempi rapidi e in linea con gli obiettivi del PNRR.
 
L’introduzione del CIN, insieme all’obbligo di dotarsi di estintori e rilevatori di monossido di carbonio, mira a garantire maggiore sicurezza per i turisti e a contrastare il sommerso. Il Ministro ha rassicurato gli operatori del settore, affermando che non ci sarà un’immediata applicazione di sanzioni, ma ha invitato tutti a mettersi in regola, sfruttando gli strumenti messi a disposizione dal Ministero.
 
Riguardo al problema del sovraffollamento turistico nei centri storici, il Ministro ha annunciato la presentazione di uno studio dettagliato a gennaio, che fornirà dati concreti su cui basare le future azioni politiche. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra la tutela della proprietà privata e il contrasto al sommerso e alla concorrenza sleale, con un approccio basato sul buon senso e sulla collaborazione con gli operatori del settore.
 
Infine, il Ministro ha difeso la recente circolare del Ministero dell’Interno sull’identificazione “de visu” degli ospiti, sottolineando che si tratta di un chiarimento su norme già esistenti, volte a garantire la sicurezza e il decoro urbano. L’auspicio è che la tecnologia, come il riconoscimento facciale, possa semplificare questo processo.
 

Fonte: Ministero del Turismo

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