Airbnb ha annunciato che a partire dal 2025 rimuoverà tutti gli annunci di affitti brevi che non indicheranno il Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questa decisione, comunicata oggi agli host italiani, fa seguito agli incontri dei mesi scorsi tra il Governo e i principali portali del settore, come Airbnb e Booking.
Si tratta di una misura più severa rispetto alle sanzioni previste dalla legge, la cui entrata in vigore è stata recentemente posticipata al 1° gennaio 2025. In questo modo, Airbnb intende dare un segnale forte a chi non si è ancora adeguato all’obbligo di indicare il CIN, strumento fondamentale per contrastare l’evasione fiscale nel settore degli affitti brevi.
L’impegno di Airbnb
Valentina Reino, responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia: “Il Cin rappresenta una soluzione semplificata e più fruibile per gli host rispetto alle normative locali frammentate, e consentirà alle autorità di avere maggiore trasparenza sulle dimensioni dell’ospitalità in casa nelle diverse aree geografiche. Siamo lieti di continuare a collaborare con il ministero del Turismo in questa fase di transizione dai codici regionali al codice identificativo nazionale, con l’obiettivo comune di un’implementazione agevole a beneficio degli host, delle città e del Paese.”
Airbnb si impegna a far rispettare la normativa italiana sugli affitti brevi e per questo ha avviato una campagna di informazione rivolta a tutti gli host italiani, ricordando loro l’obbligo di registrarsi presso il Ministero del Turismo e di ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN).
Dal 2025, gli annunci sprovvisti di CIN saranno rimossi dalla piattaforma. Per aiutare gli host ad adeguarsi, Airbnb ha messo a disposizione diverse risorse:
- Assistenza dedicata: una linea di supporto in collaborazione con Altroconsumo per rispondere a dubbi e domande.
- Notifiche e promemoria: messaggi regolari attraverso l’app per ricordare le scadenze e gli adempimenti.
- Guide e risorse online: materiale informativo con linee guida chiare e strumenti utili per la registrazione.
In questo modo, Airbnb vuole supportare gli host nel percorso di adeguamento alla normativa e contribuire a un mercato degli affitti brevi più trasparente e responsabile.