Luke Burgis, sua moglie e sua figlia hanno trascorso un soggiorno apparentemente tranquillo in un Airbnb a New York a novembre. Al momento della partenza, il proprietario dell’appartamento li ha accusati di aver danneggiato il pavimento in legno, sostenendo che la riparazione, inclusa la sostituzione di alcune tavole, gli sarebbe costata 7500 dollari.
La famiglia Burgis si è detta completamente estranea all’accaduto, non avendo notato alcun danno durante il soggiorno. La richiesta del proprietario è sembrata loro eccessiva e sospetta, come un possibile tentativo di frode assicurativa.
Airbnb, interpellata sulla questione, si è schierata dalla parte del proprietario, richiedendo alla famiglia Burgis di risarcire il danno. La piattaforma ha motivato la sua decisione con l’impossibilità da parte degli ospiti di fornire una prova fotografica dello stato del pavimento al momento della loro partenza.
Luke Burgis si è trovato quindi in una situazione paradossale: impossibilitato a dimostrare la propria innocenza, rischia di dover pagare una somma ingente per un danno che sostiene di non aver causato. Airbnb, dal canto suo, ha minacciato di addebitare 1000 dollari sulla sua carta di credito entro il 31 gennaio e di contattarlo successivamente per definire il pagamento della somma restante.
L’uomo, amareggiato e preoccupato, si è rivolto alla comunità online per chiedere aiuto, domandandosi se altri utenti avessero avuto esperienze simili e se esistessero degli avvocati specializzati in questo tipo di controversie con Airbnb.
La storia di Luke Burgis ha avuto un risvolto inaspettato. Dopo che il suo post è diventato virale, attirando l’attenzione del pubblico sulla vicenda, l’uomo è stato contattato da diversi dipendenti di Airbnb.
Inizialmente ha ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto, a cui non ha risposto perché si trovava a cena con la moglie. Successivamente, è stato bombardato da una serie di messaggi tramite l’app di Airbnb. Nel giro di poche ore, diversi rappresentanti dell’azienda si sono occupati del suo caso, sostituendosi alla persona che inizialmente aveva gestito la sua richiesta di risarcimento.
Con grande sorpresa di Luke, i nuovi interlocutori gli hanno comunicato che, dopo un’ulteriore revisione del caso, Airbnb aveva deciso di non procedere con la richiesta di pagamento e di archiviare il fascicolo. La motivazione? Mancanza di documentazione sufficiente a supporto dell’accusa del proprietario.
Inoltre, a Luke è stato spiegato che il danno lamentato dal proprietario potrebbe essere coperto da “AirCover per gli host”, la protezione assicurativa offerta da Airbnb ai suoi locatori.
In breve tempo, la situazione si è completamente ribaltata: da presunto responsabile di un danno da 7500 dollari, Luke si è ritrovato scagionato da ogni accusa, grazie alla pressione dell’opinione pubblica e al repentino cambio di rotta di Airbnb.
My wife, daughter, and I stayed at an @Airbnb in NYC in November. Perfectly normal stay. Nothing happened. When we left, the owner said there was a small stain on the hardwood floor he couldn’t clean and said it took him $7500 to fix, including literally replacing floorboards. We…
— Luke Burgis (@lukeburgis) January 17, 2025
Luke Burgis è un imprenditore con una vasta esperienza nella creazione e gestione di imprese. Oggi si dedica all’insegnamento e allo sviluppo di programmi innovativi presso il Ciocca Center for Principled Entrepreneurship dell’Università Cattolica d’America, dove ricopre il ruolo di imprenditore in residenza e direttore dei programmi. Parallelamente, guida Fourth Wall Ventures, un incubatore che supporta persone e aziende impegnate a promuovere una sana ecologia umana. Il suo percorso formativo include una laurea in economia alla NYU Stern School of Business e studi di teologia presso un’università pontificia romana. Burgis vive a Washington D.C. con la moglie Claire.