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Firenze, nuove regole per gli affitti turistici brevi

Importanti novità in arrivo per chi gestisce affitti turistici brevi a Firenze. Il recente regolamento comunale introduce criteri più stringenti per gli appartamenti destinati a questo tipo di attività, ma un emendamento dell’ultimo minuto ha esteso a tre anni la moratoria per adeguarsi anche ai requisiti dimensionali degli alloggi.

Una delle principali caratteristiche del nuovo regolamento riguarda la superficie minima degli appartamenti, fissata a 28 metri quadrati. Vengono inoltre introdotte precise misure per le singole stanze: almeno 9 mq per una camera singola e 14 mq per una doppia. Anche la cucina non potrà essere inferiore a 9 mq. Sarà inoltre obbligatorio esporre il Codice Identificativo Nazionale (CIN) sul campanello. Per garantire il rispetto delle nuove norme, il Comune ha annunciato la creazione di una task force dedicata ai controlli.

Le nuove disposizioni si applicano a tutti gli immobili utilizzati per locazioni con finalità turistiche. Tuttavia, per l’area Unesco di Firenze rimane in vigore il divieto di frazionare le unità immobiliari al di sotto dei 50 metri quadrati.

Il regolamento definisce anche le sanzioni in caso di irregolarità, prevedendo inizialmente la sospensione dell’attività, che può poi sfociare nella decadenza dell’autorizzazione in specifiche circostanze. Queste includono l’inattività dell’immobile per oltre un anno, una terza sanzione, l’accertamento di evasione della tassa di soggiorno, la scoperta di casi di lavoro irregolare e il mancato ripristino delle condizioni minime richieste.

Un aspetto centrale è l’introduzione dell’obbligo di un’autorizzazione quinquennale per ogni unità immobiliare, strettamente legata sia al proprietario che all’immobile stesso: in caso di vendita, l’autorizzazione perde la sua validità.

Le nuove regole entreranno in vigore per coloro che inizieranno l’attività dal 2025. Chi invece operava già prima dell’1 gennaio scorso avrà tre anni di tempo per richiedere l’autorizzazione e, se necessario, adeguare la propria struttura ai nuovi standard. La documentazione richiesta per l’autorizzazione include dati identificativi, l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), la certificazione antimafia (per imprese e società), la conformità edilizia e igienico-sanitaria, e la dimostrazione del rispetto delle normative edilizie, sanitarie e ambientali. In caso di violazioni, le multe potranno variare da 1.000 fino a 10.000 euro.

La sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha sottolineato come l’incremento degli affitti brevi in città abbia “abbondantemente raddoppiato il numero di alloggi di edilizia popolare”, evidenziando l’urgenza di regolamentare il settore. Funaro ha inoltre riconosciuto il ruolo della Regione Toscana nell’aver fornito ai sindaci gli strumenti per intervenire in assenza di normative nazionali, nonostante alcune critiche mosse alla legge regionale.

Fonte: Controradio

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