Il Comune di Firenze dichiara guerra alle keybox, le cassette con codice numerico usate per il check-in autonomo negli affitti brevi. Considerate il simbolo dell’eccessiva presenza turistica, le keybox sono finite nel mirino delle proteste del comitato “Salviamo Firenze”.
La sindaca Sara Funaro ha annunciato un piano in 10 punti per un turismo più sostenibile, che prevede anche una stretta all’utilizzo di questi dispositivi. La decisione ĆØ motivata da ragioni di decoro urbano e di sicurezza.
La sindaca Sandra Funaro: “Oggi entreremo nei dettagli del lavoro che stiamo facendo, sappiamo benissimo che cāĆØ la necessitĆ di intervenire sulle keybox. Se mi ritrovo in un palazzo storico le keybox attaccate, una decina che sono messe negli anelli del portone o addirittura nelle rastrelliere delle biciclette, penso che questa non sia assolutamente la risposta che una cittĆ come Firenze deve dare.
CāĆØ un problema di decoro ma anche un problema di sicurezza che riguarda la comunicazione delle presenze alla Questura: sarebbe necessario invece che ci fosse sempre qualcuno che apre casa ai turisti e che sia sicuro di chi cāĆØ davvero.”
La collaborazione col privato
L’assessore allo Sviluppo economico, Jacopo Vicini, sottolinea l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per raggiungere obiettivi significativi nel settore turistico. A tal proposito, cita l’esempio del problema dei tour alcolici, affrontato con successo grazie al dialogo con Getyourguide. Vicini auspica una partnership anche con Airbnb per individuare soluzioni condivise su diverse tematiche, tra cui la questione delle keybox, per le quali sono allo studio progetti volti a disincentivarne l’utilizzo.
Nel frattempo, il Consiglio comunale ha approvato un provvedimento che introduce nuove misure per la tutela delle caratteristiche commerciali in 42 strade e piazze del centro storico, riconosciute patrimonio Unesco. La novitĆ principale, introdotta da un emendamento della Giunta, riguarda l’estensione del divieto di nuove attivitĆ di somministrazione di alimenti e bevande anche a piazza Beccaria e piazza Sant’Ambrogio.
L’assessore Vicini: “Siamo i primi in Italia ad attuarlo in zone esterne allāarea Unesco. Gli obiettivi sono la tutela della vivibilitĆ , la diversificazione economica nel tessuto commerciale, la salvaguardia delle esigenze dei residenti e la valorizzazione dei negozi storici”
Fonte: Corriere Fiorentino