Forse ricorderete in Agosto il Ministro del Turismo Daniela Santanché pronunciare queste parole:
“sempre più turisti, soprattutto stranieri, scelgono di vivere l’estate sotto il sole italiano”
Ma secondo i dati Eurostat, l’Italia ha registrato un calo nel numero di pernottamenti in strutture ricettive tra giugno e agosto 2024. Con 208 milioni di pernottamenti, il dato è inferiore al 2023 e simile a quello del periodo pre-pandemia. Questa performance pone l’Italia all’ultimo posto in Europa per quanto riguarda la ripresa del settore turistico.
Il focus sull’Italia
L’estate 2024 ha registrato un calo dei pernottamenti in Italia rispetto agli anni precedenti. I 208 milioni di pernottamenti sono inferiori del 1,9% rispetto al 2023 e dello 0,9% rispetto al 2022. Non si osserva alcuna crescita rispetto alla media del periodo pre-pandemia (2016-2019), mentre si registra un calo del 2,5% rispetto al 2019, anno record per il turismo.
Questo calo è dovuto principalmente alla diminuzione dei turisti italiani (-5,8%), mentre i turisti stranieri sono aumentati del 2,2%. Un trend simile si era già osservato negli ultimi due anni, ma in misura minore.
Per la prima volta dal 2011, anno in cui sono iniziate le rilevazioni, i turisti stranieri hanno superato quelli italiani. Quest’anno si sono registrati 106 milioni di pernottamenti di stranieri contro i 102 milioni degli italiani, a differenza del 2011, quando i turisti italiani erano 116 milioni e quelli stranieri 83 milioni.
La situazione in Europa
L’Italia si posiziona all’ultimo posto in Europa per crescita del turismo estivo nel 2024. Mentre la media europea registra un aumento dello 0,9%, l’Italia, insieme ad altri sei paesi, ha visto un calo dei pernottamenti rispetto al 2023.
Oltre all’Italia, anche Serbia, Francia, Belgio, Croazia e Lituania hanno registrato una diminuzione dei turisti. Al contrario, Lussemburgo, Albania, Malta e Kosovo hanno visto un incremento a doppia cifra, con il Lussemburgo in testa con un notevole +20,5%. Anche l’Irlanda si avvicina alla doppia cifra con un +9,9%.
Fonte: Lorenzo Ruffino