In tutta Italia sembra essere scoppiata una vera e propria guerra contro le KeyBox, cassette di sicurezza per le chiavi che tra le altre cose possono consentire agli ospiti di accedere agli alloggi in autonomia. Vigili urbani armati di tronchesi le rimuovono senza pietà da pali e facciate, quasi fossero la causa principale di tutti i mali delle nostre città. Ma è davvero così? Mentre si combatte questa battaglia contro le KeyBox, problemi ben più seri come il degrado urbano, la violenza e lo spaccio di droga sembrano essere relegati in secondo piano.
A Roma, l’assessore Onorato si è eretto a paladino della giustizia in questa crociata, guadagnandosi il soprannome di “Giustiziere delle Key Box”. Le scatole vengono sradicate e smaltite come se fossero rifiuti tossici, con la speranza che questo avvenga nel rispetto delle normative ambientali.
Di recente, il Presidente di ANBBA, il Prof. Johnny Malerba, è intervenuto sulla questione durante la trasmissione “Roma di Sera”, esprimendo una posizione più moderata. Pur non demonizzando completamente le KeyBox, Malerba ne ha criticato l’uso indiscriminato. “Le nuove tecnologie offrono grandi opportunità, come i self check-in”, ha affermato. “Se possiamo aprire un conto corrente online con lo SPID, perché non dovremmo poter utilizzare strumenti moderni per gestire l’arrivo degli ospiti?”. Tuttavia, Malerba ha sottolineato la necessità di un intervento del Ministero per regolamentare l’uso delle KeyBox, limitandolo ai casi eccezionali e preservando il contatto umano con l’ospite.
ANBBA, da sempre sostenitrice di un’accoglienza autentica e calorosa, ribadisce l’importanza del rapporto umano. “Un sorriso e una stretta di mano: questo è il vero benvenuto che dovremmo riservare ai nostri ospiti”, è il messaggio che l’associazione vuole lanciare. In un mondo sempre più digitalizzato, non dimentichiamoci il valore dell’accoglienza umana.
Fonte: Anbba