Segovia, un freddo pomeriggio d’inverno. Turisti da tutto il mondo si affollano ai piedi dell’imponente acquedotto romano, simbolo di una città ricca di storia e fascino. Ma Segovia non è solo un gioiello turistico: rappresenta l’energia di una Spagna che ha saputo rialzarsi dopo la pandemia e sorprendere il mondo con una crescita economica invidiabile.
Mentre altre grandi potenze europee arrancano, la Spagna corre. Il segreto? Un’economia dinamica e diversificata, dove il turismo, pur essendo un pilastro fondamentale, è affiancato da settori in forte espansione come la finanza, la tecnologia e l’industria green.
Certo, la ripresa post-Covid ha giocato un ruolo importante, così come i fondi europei del programma Next Generation, sapientemente investiti in infrastrutture, sostenibilità e digitalizzazione. Ma la Spagna ha dimostrato anche una notevole resilienza di fronte alle sfide globali, come l’inflazione e la crisi energetica, grazie a politiche mirate e a una forte spinta verso le energie rinnovabili.
Il mercato del lavoro è in ripresa, con una disoccupazione ai minimi storici e un numero record di occupati. La riforma del lavoro e l’apporto degli immigrati, seppur al centro di un acceso dibattito politico, hanno contribuito a questo successo.
Tuttavia, non mancano le ombre all’orizzonte. La dipendenza dal turismo, il debito pubblico elevato e la crisi abitativa sono problemi urgenti che il governo dovrà affrontare. Ma per ora, la Spagna si gode il suo momento d’oro, trainando la crescita europea e dimostrando al mondo che la ricetta per il successo è fatta di innovazione, sostenibilità e un pizzico di audacia.