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Madrid, illegali più di 15mila alloggi turistici

La città di Madrid si trova di fronte a un problema sempre più preoccupante: la proliferazione degli affitti turistici senza licenza. Secondo un’indagine condotta dal Ministero dei Consumatori, nella capitale spagnola sono attualmente in funzione 16.335 alloggi di questo tipo, ma il Comune ha rilasciato soltanto 1.131 licenze ufficiali. Questo significa che oltre 15.200 appartamenti operano al di fuori della legalità, aggravando ulteriormente la crisi abitativa della città.

L’azione del Ministero dei Consumatori

Di fronte a questi numeri allarmanti, il Ministero guidato da Pablo Bustinduy ha trasmesso un rapporto dettagliato al Comune di Madrid. In esso sono incluse informazioni precise sugli alloggi irregolari, come gli indirizzi e i dati dei proprietari, per permettere alle autorità locali di intervenire con misure appropriate. L’obiettivo è far cessare l’attività di questi alloggi illegali e avviare procedimenti sanzionatori contro i responsabili.

Secondo il Ministero, gli affitti turistici senza licenza stanno avendo un impatto devastante sul diritto alla casa, costringendo molti residenti a lasciare i propri quartieri a causa dell’aumento dei prezzi degli affitti. Alcuni esempi concreti evidenziano l’entità del fenomeno: solo nella centrale Calle Mayor sono stati individuati almeno 14 alloggi illegali, mentre nella frequentatissima Calle Preciados se ne contano 11.

Madrid tra le città con più affitti turistici illegali

Con oltre 15.000 alloggi senza licenza, Madrid è una delle città spagnole con la più alta concentrazione di affitti turistici irregolari. Il Ministero ha fornito al Comune prove digitali dettagliate, esortandolo a intervenire per bloccare l’attività di questi appartamenti e rimuovere gli annunci dalle piattaforme online.

Il sindaco José Luis Martínez Almeida ha riconosciuto che Madrid ha un “problema grave” e ha sottolineato che il suo governo è stato il primo ad affrontare la questione. Tuttavia, i numeri indicano che l’azione del Comune è ancora insufficiente: nel 2024 sono stati recuperati solo 251 appartamenti da Airbnb per l’uso residenziale, appena l’1,5% del totale, mentre nello stesso periodo ne sono stati messi sul mercato oltre 2.250 di nuovi.

Tensioni tra Comune e Governo

Nonostante l’evidenza del problema, il sindaco Almeida ha criticato il Ministero dei Consumatori, accusandolo di “slealtà istituzionale”. Secondo il primo cittadino, la competenza sulla commercializzazione degli affitti turistici spetta al Governo nazionale, che ha infatti creato un registro unico per regolamentare il settore. Almeida ha inoltre lamentato che il Ministero abbia fatto trapelare alla stampa la richiesta di una riunione, invece di trovare un accordo diretto con il Comune.

Airbnb sotto accusa

Nel frattempo, il Governo spagnolo ha avviato un procedimento sanzionatorio contro Airbnb, accusandola di non aver rimosso dalla piattaforma migliaia di annunci di affitti senza licenza. La piattaforma, secondo le autorità, sta contribuendo a un fenomeno che “potrebbe arrecare danni significativi ai consumatori”. Per contrastare la situazione, il Ministero dell’Edilizia ha lanciato un registro unico per le case vacanza, che dovrà essere operativo entro l’estate e obbligherà gli host a mostrare un numero identificativo negli annunci.

Tuttavia, la responsabilità di sanzionare i proprietari degli affitti illegali rimane nelle mani dei singoli comuni.

Fonte: El Diario

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