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Praga, il Comune chiede al parlamento restrizioni sugli affitti brevi

La città di Praga si prepara a dare una svolta alla gestione del turismo, puntando il dito contro gli affitti brevi non regolamentati. Il Comune ha ufficialmente chiesto al Parlamento ceco di approvare una legge che imponga regole più rigide per chi affitta appartamenti a turisti attraverso piattaforme come Airbnb.

Negli ultimi anni, la capitale ceca è diventata una delle mete più visitate d’Europa, accogliendo circa 8 milioni di turisti solo lo scorso anno. Questo successo, però, ha un lato oscuro: i residenti denunciano da tempo un peggioramento della qualità della vita, soprattutto nel centro storico. Rumore, spazzatura, prezzi in aumento e un continuo ricambio di ospiti in molti edifici residenziali hanno reso difficile la convivenza tra chi vive in città e chi la visita.

Si stima che a Praga ci siano fino a 80.000 posti letto in affitto a breve termine, e solo su Airbnb sono presenti circa 8.000 annunci. Di fronte a questi numeri, le autorità locali temono che la situazione possa sfuggire di mano, con effetti negativi sia sui servizi pubblici sia sulla coesione sociale dei quartieri più turistici.

La proposta di legge – battezzata Legge sul Turismo – introdurrebbe l’obbligo di registrazione per tutti coloro che offrono alloggi a breve termine. I Comuni avrebbero il potere di approvare o meno le attività e di accedere ai dati delle piattaforme per monitorare il fenomeno. L’obiettivo è chiaro: ridurre l’impatto del turismo di massa e rendere la città più vivibile per chi ci abita.

Il Consiglio comunale ha già espresso un forte sostegno alla proposta, ma il percorso parlamentare potrebbe non essere semplice. Alcuni deputati temono che le nuove regole penalizzino le piccole attività e disincentivino il turismo, una delle principali fonti di reddito per la città.

Intanto, cresce tra i cittadini la richiesta di cambiamento. Secondo un sondaggio recente, più della metà dei praghensi è favorevole all’introduzione di limiti agli affitti brevi. Un chiaro segnale che il tema è sentito e che la città è pronta a ripensare il proprio modello turistico in favore di un equilibrio più sostenibile tra visitatori e residenti.

Fonte: TVP
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