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Roma, la giunta approva memoria per la regolamentazione degli affitti turistici

Il 10 giugno 2025, sul sito ufficiale di Roma Capitale è stata pubblicata la memoria n.45, approvata dalla Giunta Capitolina la mattina stessa. Al centro del documento c’è una proposta importante: un nuovo regolamento per disciplinare gli affitti brevi turistici all’interno del territorio comunale.

Un primo passo verso una regolamentazione più chiara

La proposta, che dovrà ora passare all’esame dell’Assemblea Capitolina, mira a porre dei paletti all’attività di locazione di immobili residenziali per fini turistici, alla luce del crescente impatto che questo fenomeno ha sulla città. Il documento si fonda sul quadro normativo regionale, in particolare sull’art. 5, comma 3-ter della Legge Regionale Lazio n. 13/2007, come modificata dalla L.R. n. 8/2022. Questa norma dà facoltà a Roma Capitale di definire regole specifiche per gli affitti brevi in aree urbane particolarmente sensibili, purché nel rispetto dei principi di necessità, proporzionalità e non discriminazione.

Le modifiche già approvate al Piano Regolatore

A supporto di questa direzione, va ricordata la Deliberazione n. 169 dell’11 dicembre 2024, con cui è stata approvata una variante alle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano Regolatore Generale. Tra le novità più rilevanti:

  • Nasce la nuova categoria “abitazioni ad uso ricettivo” all’interno della destinazione d’uso “Residenziale” (art. 6, comma 1, lett. a3);

  • L’Amministrazione acquisisce il potere, secondo l’art. 25, comma 17 delle NTA, di vietare o limitare i cambi di destinazione d’uso verso finalità turistiche o commerciali in alcune zone sensibili della città – in particolare la Città storica e la Città consolidata – per proteggere l’identità dei quartieri, la funzione abitativa e la sostenibilità urbana.

Una risposta alle criticità generate dagli affitti brevi

La Giunta ha sottolineato come il rapido aumento degli affitti brevi stia modificando profondamente la natura residenziale di interi quartieri, contribuendo all’aumento dei canoni e alla riduzione di alloggi disponibili per i residenti. Con queste misure si punta quindi a contenere l’impatto negativo del turismo mordi e fuggi sul mercato immobiliare e sul tessuto sociale della città.

Verso una normativa nazionale

Infine, l’Amministrazione capitolina ribadisce l’importanza di un intervento normativo a livello nazionale, che chiarisca definitivamente il quadro legislativo e attribuisca ai Comuni poteri concreti per regolamentare il settore.

Fonte: Confcommercio Roma

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