Dodici associazioni di categoria del settore turistico-immobiliare, tra cui FIAIP, Pro.Loca.Tur e Confassociazioni RE, hanno recentemente presentato un documento al Ministero dell’Interno in risposta alla Circolare del Capo della Polizia Pisani del 18 novembre scorso. La circolare richiedeva l’identificazione “de visu” degli ospiti negli alloggi turistici per motivi di sicurezza.
Le associazioni, pur condividendo l’importanza della sicurezza pubblica, propongono un approccio più moderno e meno oneroso. Invece di imporre un ulteriore aggravio burocratico ai proprietari di immobili e agli operatori del settore, suggeriscono di sfruttare le tecnologie digitali per l’identificazione a distanza.
Nel documento presentato al Ministero dell’Interno, le associazioni evidenziano come il riconoscimento “de visu” e il confronto con il documento di identità possano essere effettuati a distanza tramite videochiamate, fotografie o scansioni con dispositivi mobili. Questa soluzione permetterebbe di garantire la sicurezza senza gravare ulteriormente sui proprietari e sugli operatori, evitando costi aggiuntivi e semplificando le procedure.
L’obiettivo delle associazioni è collaborare con il Ministero per definire uno standard di identificazione a distanza semplice, sicuro ed efficiente, che tenga conto delle esigenze di sicurezza e al tempo stesso favorisca lo sviluppo del settore turistico-immobiliare.
I rappresentanti delle associazioni: “Abbiamo suggerito uno standard identificativo a distanza tecnologicamente semplice e sicuro. Riteniamo che seguendo il percorso istituzionalmente più ordinato e lineare, il Ministero abbia tutti gli strumenti utili per definire la tecnologia più adatta e sicura che sia facile da assimilare e quindi da rispettare.
Uno standard operativo snello viene rispettato senza problemi mentre una procedura complessa alimenta involontariamente irregolarità e, spesso, situazioni di illegalità , perciò, diventa controproducente rispetto ai comuni obiettivi.”
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Fonte: FIAIP