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Spagna, il governo interviene per la crisi abitativa

Il Presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez, ha recentemente presentato un pacchetto di 12 misure volte a contrastare la crescente difficoltà di accesso alla casa, un problema particolarmente sentito in alcune comunità autonome come le Isole Baleari. Sánchez ha denunciato la proliferazione di appartamenti destinati ad affitti turistici a breve termine, come quelli offerti su piattaforme come Airbnb, che sottraggono alloggi al mercato residenziale e contribuiscono all’aumento dei prezzi.

“Ci sono troppi Airbnb e non abbastanza alloggi”, ha dichiarato Sánchez, sottolineando la necessità di dare priorità all’uso residenziale delle abitazioni. Per questo, il governo si impegna a intervenire su più fronti.

Innanzitutto, si propone di rivedere la tassazione sugli appartamenti turistici, equiparandoli alle attività commerciali. “Non è giusto che chi affitta più appartamenti a breve termine paghi meno tasse degli alberghi o dei lavoratori”, ha affermato il Presidente.

Inoltre, verranno riviste le agevolazioni fiscali per le società di investimento immobiliare (SOCIMI), limitandole a quelle che promuovono alloggi con canoni accessibili. Si interverrà anche per limitare l’acquisto di immobili da parte di cittadini extracomunitari non residenti, aumentando l’onere fiscale.

Infine, il governo intende inasprire le normative contro le frodi negli affitti stagionali e creare un fondo per supportare le amministrazioni locali nel rafforzamento dei controlli.

Con questo pacchetto di misure, il governo Sánchez si propone di affrontare una problematica complessa che richiede un intervento deciso e multifattoriale. Resta da vedere se queste misure saranno sufficienti a invertire la tendenza e garantire un accesso alla casa più equo e sostenibile.

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