Il 2024 si conferma un anno d’oro per il turismo in Italia. Secondo i dati diffusi da Federturismo, la spesa turistica ha raggiunto quota 110 miliardi di euro, generando oltre 270 miliardi di euro di PIL. Un risultato che sottolinea il peso crescente del settore nell’economia nazionale.
Pasqua da tutto esaurito
I numeri del ponte pasquale parlano chiaro:
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11 milioni di italiani sono partiti per le vacanze,
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con una permanenza media di 5 giorni,
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il 60% delle strutture alberghiere è risultato occupato,
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e si è registrata una spesa complessiva di 130 milioni di euro.
Anche i turisti stranieri sono aumentati del 5,2%, con arrivi principalmente da Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Spagna. “I numeri non vanno bene, vanno benissimo”, ha dichiarato con entusiasmo la Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, durante il Forum Internazionale del Turismo Italiano organizzato a Firenze dal Sole 24 Ore.
Il turismo torna al centro della politica
Secondo la ministra Santanchè, l’Italia ha raggiunto un importante traguardo: ha superato la Francia in termini di presenze turistiche, piazzandosi seconda in Europa, subito dopo la Spagna.
Un risultato che dimostra, secondo la ministra, l’efficacia del nuovo approccio politico: “Oggi il turismo ha finalmente un ministero dedicato, con portafoglio e un piano industriale chiaro per il periodo 2022-2027”.
Un altro aspetto interessante riguarda le aree interne del Paese, spesso meno conosciute ma ricche di bellezze autentiche: “È lì che abbiamo visto la maggiore crescita di presenze durante le vacanze di Pasqua”, ha sottolineato.
Affitti brevi: nuove regole in arrivo
Tra i temi caldi affrontati al Forum, anche quello degli affitti brevi. Santanchè ha rivendicato il ruolo pionieristico del suo governo: “Siamo i primi ad aver regolamentato questo settore con una normativa chiara. Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) ha già portato alla chiusura di molte strutture irregolari. È solo l’inizio: una nuova norma nazionale è in arrivo”.
La ministra ha poi precisato l’importanza di trovare un equilibrio tra il diritto alla proprietà privata e la necessità di contrastare la concorrenza sleale e il sommerso.